Ferdinando Iañ de' Medici : diforc'h etre ar stummoù

Eus Wikipedia
Endalc’h diverket Danvez ouzhpennet
Luckas-bot (kaozeal | degasadennoù)
D r2.7.1) (Robot ouzhpennet: is:Ferdínand 1. de' Medici
Linenn 11: Linenn 11:
[[File:Ferdinand I de Medici.jpg|thumb|left|200px|Ferdinando, kardinal yaouank.]]
[[File:Ferdinand I de Medici.jpg|thumb|left|200px|Ferdinando, kardinal yaouank.]]
===Yaouankiz ===
===Yaouankiz ===
Ferdinando a oa c'hwec'hvet bugel an dug-meur [[Cosimo Iañ de' Medici]] ha [[Eleonora di Toledo]], merc'h da [[Pedro Álvarez de Toledo|Don Pedro Alvarez de Toledo]], besroue spagnol rouantelezh Napoli. Anvet e voe da [[kardinal|gardinal]] e 1562, d'an oad a 14 vloaz, kerkent goude marv e vreur kardinal [[Giovanni di Cosimo Iañ de' Medici|Giovanni]].
Ferdinando a oa c'hwec'hvet bugel an dug-meur [[Cosimo Iañ de' Medici]] ha [[Eleonora di Toledo]], merc'h da [[Pedro Álvarez de Toledo|Don Pedro Alvarez de Toledo]], besroue spagnol [[rouantelezh Naplez]]. Anvet e voe da [[kardinal|gardinal]] e 1562, d'an oad a 14 vloaz, kerkent goude marv e vreur kardinal [[Giovanni di Cosimo Iañ de' Medici|Giovanni]].


E [[Pisa]] e varvas e vamm [[Eleonora di Toledo|Eleonora]] gant ar [[malaria]] , hag ivez e vreudeur Giovanni e [[Garzia de' Medici|Garzia]], ha ne chomas nemetañ bev. Diwezhatoc'h e voe taget gant an droug-skevent.
E [[Pisa]] e varvas e vamm [[Eleonora di Toledo|Eleonora]] gant ar [[malaria]], hag ivez e vreudeur Giovanni ha [[Garzia de' Medici|Garzia]], ha ne chomas nemetañ bev. Diwezhatoc'h e voe taget gant an droug-skevent.


=== Bloavezhioù ren===
<!--
Ren a reas Ferdinando Iañ e [[Dugelezh-veur Toskana]] war-lerc'h e vreur [[Francesco Iañ de' Medici]] adal [[1587]], pa oa 38 bloaz.
=== Gli anni di regno ===
E [[Roma]], evel kardinal, en devoa Ferdinando diskouezet e oa ur merour ampart. <!--
Ferdinando I succedette sul trono del [[Granducato di Toscana]] a suo fratello [[Francesco I de' Medici]] nel [[1587]], a 38 anni. A [[Roma]], come cardinale, Ferdinando aveva già dato prova di essere un abile amministratore. Fondò [[Villa Medici]] acquistando molte opere d'arte che poi riportò a [[Firenze]] quando ascese al trono granducale.
Fondò [[Villa Medici]] acquistando molte opere d'arte che poi riportò a [[Firenze]] quando ascese al trono granducale.-->


Mantenne l'ufficio di cardinale anche dopo essere diventato granduca fin quando, per ragioni dinastiche, dovette abbandonare la porpora per sposare [[Cristina di Lorena]] nel [[1589]].
Mirout a reas ar garg a gardinal pa voe lakaet da zug-meur, met, en arbenn d'an Dierniezh, e rankas dilezel ar garg da zimeziñ da [[Cristina di Lorena]] e [[1589]].


Alla sua morte, nel [[1609]], aveva quattro figli, dei quali il primogenito [[Cosimo II de' Medici]],che ereditò la corona granducale all'età di 19 anni. [[Claudia de' Medici|Claudia]] (1604-1648), l'altra figlia di Ferdinando, sposò Federico Ubaldo, duca d'Urbino, ed in seconde nozze [[Leopoldo V d'Austria]].
Pa varvas e [[1609]], en devoa pevar bugel <!--, dei quali il primogenito [[Cosimo II de' Medici]],che ereditò la corona granducale all'età di 19 anni. [[Claudia de' Medici|Claudia]] (1604-1648), l'altra figlia di Ferdinando, sposò Federico Ubaldo, duca d'Urbino, ed in seconde nozze [[Leopoldo V d'Austria]].


[[File:Monumento equestre a ferdinando I 01.JPG|thumb|right|250px|[[Statua equestre di Ferdinando I de' Medici|Statua equestre]] di Ferdinando I in [[Piazza della Santissima Annunziata|Piazza della SS Annunziata]].]]
[[File:Monumento equestre a ferdinando I 01.JPG|thumb|right|250px|[[Statua equestre di Ferdinando I de' Medici|Statua equestre]] di Ferdinando I in [[Piazza della Santissima Annunziata|Piazza della SS Annunziata]].]]
Linenn 53: Linenn 54:
{{Quote|''Nei primi anni del Seicento Ferdinando I di Toscana accarezza il sogno di un piccolo impero africano; poi valuta la possibilità di una colonia brasiliana. Il 30 agosto 1608 l’ingegnere fiorentino Baccio da Filicaia, sul quale torneremo, gli invia una lettera da Lisbona. In essa ricostruisce la conquista del Brasile e spiega le ragioni del declino della colonia lusitana. Neanche un mese più tardi Ferdinando fa armare una caravella e una tartana nel porto di Livorno e le affida al capitano Thornton. Il viaggio è in realtà preparato da tempo – la lettera di Baccio ha soltanto accelerato un programma già stabilito - e il granduca ha persino chiesto a Robert Dudley una pianta dell’[[Amazzonia]], da quest’ultimo esplorata nel 1595. Dudley consiglia a Thornton di cercare l’oro sulle rive del [[Rio delle Amazzoni]] e dell’[[Orinoco]]. Ferdinando ordina più prosaicamente di caricare balle di merci e di fondare, se possibile, un avamposto commerciale. Thornton naviga per quasi un anno: approda in Guyana e in Brasile, esplora il Rio delle Amazzoni e l’Orinoco, rientra facendo tappa alla [[Cajenna|Caienna]] e a [[Trinidad]]. Il 12 luglio 1609 è di nuovo a Livorno, ma non trova nessuno cui riferire la propria impresa. Il 7 febbraio di quell’anno il granduca è morto e a Firenze non si pensa più alla possibilità di fondare una colonia o un comptoir commerciale oltreoceano''. <ref>[http://www.asei.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=180:gli-italiani-in-brasile-id-parte&catid=65:articoli&Itemid=250 Gli italiani in Brasile (di Matteo Sanfilippo)]</ref>}}
{{Quote|''Nei primi anni del Seicento Ferdinando I di Toscana accarezza il sogno di un piccolo impero africano; poi valuta la possibilità di una colonia brasiliana. Il 30 agosto 1608 l’ingegnere fiorentino Baccio da Filicaia, sul quale torneremo, gli invia una lettera da Lisbona. In essa ricostruisce la conquista del Brasile e spiega le ragioni del declino della colonia lusitana. Neanche un mese più tardi Ferdinando fa armare una caravella e una tartana nel porto di Livorno e le affida al capitano Thornton. Il viaggio è in realtà preparato da tempo – la lettera di Baccio ha soltanto accelerato un programma già stabilito - e il granduca ha persino chiesto a Robert Dudley una pianta dell’[[Amazzonia]], da quest’ultimo esplorata nel 1595. Dudley consiglia a Thornton di cercare l’oro sulle rive del [[Rio delle Amazzoni]] e dell’[[Orinoco]]. Ferdinando ordina più prosaicamente di caricare balle di merci e di fondare, se possibile, un avamposto commerciale. Thornton naviga per quasi un anno: approda in Guyana e in Brasile, esplora il Rio delle Amazzoni e l’Orinoco, rientra facendo tappa alla [[Cajenna|Caienna]] e a [[Trinidad]]. Il 12 luglio 1609 è di nuovo a Livorno, ma non trova nessuno cui riferire la propria impresa. Il 7 febbraio di quell’anno il granduca è morto e a Firenze non si pensa più alla possibilità di fondare una colonia o un comptoir commerciale oltreoceano''. <ref>[http://www.asei.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=180:gli-italiani-in-brasile-id-parte&catid=65:articoli&Itemid=250 Gli italiani in Brasile (di Matteo Sanfilippo)]</ref>}}
-->
-->

== E vugale ==
== E vugale ==
Nav bugel o doe Ferdinando ha [[Cristina di Lorena]]:
Nav bugel o doe Ferdinando ha [[Cristina di Lorena]]:

Stumm eus an 17 Gou 2012 da 14:56

Ferdinando Iañ de' Medici

Ferdinando Iañ de' Medici ( Firenze 1549-1609) a voe Kardinal eus an iliz katolik ha dug-meur Toskana war -lerc'h e vreur Francesco Iañ de' Medici .

Mab e oa da Cosimo I de' Medici ha da Eleonora di Toledo. e voe

Dimeziñ a reas da Cristina di Lorena


E vuhez

Ferdinando, kardinal yaouank.

Yaouankiz

Ferdinando a oa c'hwec'hvet bugel an dug-meur Cosimo Iañ de' Medici ha Eleonora di Toledo, merc'h da Don Pedro Alvarez de Toledo, besroue spagnol rouantelezh Naplez. Anvet e voe da gardinal e 1562, d'an oad a 14 vloaz, kerkent goude marv e vreur kardinal Giovanni.

E Pisa e varvas e vamm Eleonora gant ar malaria, hag ivez e vreudeur Giovanni ha Garzia, ha ne chomas nemetañ bev. Diwezhatoc'h e voe taget gant an droug-skevent.

Bloavezhioù ren

Ren a reas Ferdinando Iañ e Dugelezh-veur Toskana war-lerc'h e vreur Francesco Iañ de' Medici adal 1587, pa oa 38 bloaz. E Roma, evel kardinal, en devoa Ferdinando diskouezet e oa ur merour ampart.

Mirout a reas ar garg a gardinal pa voe lakaet da zug-meur, met, en arbenn d'an Dierniezh, e rankas dilezel ar garg da zimeziñ da Cristina di Lorena e 1589.

Pa varvas e 1609, en devoa pevar bugel

E vugale

Nav bugel o doe Ferdinando ha Cristina di Lorena:

Notennoù


Lennadurezh

Voci correlate